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Meglio non improvvisarsi investigatore privato. Ecco perché.

Considerando i dati, in Italia il tradimento coniugale è all’ordine del giorno. Più del 45% delle coppie hanno vissuto e vivono uno o più tradimenti. Quasi il 20% dei matrimoni finisce in un divorzio per questa ragione. Diventa quindi logico nutrire dei sospetti sul proprio partner e sulla sua fedeltà.

Allo stesso tempo anche fenomeni come il bullismo sono in continuo aumento. Più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni subisce episodi di bullismo, e non solo a scuola.

Per tutti questi motivi è inevitabile trovarsi, a volte, ad indagare su determinate persone e su determinati fatti, per saperne di più su cosa c’è stato e capire cosa c’è da fare.
C’è chi improvvisa improbabili pedinamenti, chi si munisce di attrezzature da agente 007 acquistate su siti inaffidabili, chi controlla telefoni, mail, computer.

Ma è davvero utile tutto questo darsi da fare?

La cosa migliore sarebbe fermarsi a ragionare e rivolgersi ad un’agenzia investigativa di comprovata esperienza. Questo perché l’attività dell’investigatore si esplica sia in sede civile (normata dall’Art. 134 TULPS testo unico di pubblica sicurezza) che in sede penale (legge 07/12/200 n.397 riguardante le investigazioni difensive) ed il suo ruolo è quello di compiere indagini e ricerche finalizzate alla verifica, o all’esclusione, di determinati fatti che si sospettano avvenuti in merito ai quali si presenti la necessità di reperire fonti di prova da utilizzare anche in ambito giudiziario sia civile che penale.

L’investigatore è legittimato, in quanto professionista, a svolgere diverse azioni, dal pedinamento (art. 660 del Codice di Procedura Penale) che non integra per questo azione molesta, al pedinamento tramite localizzatore GPS satellitare, azione parificata, dall’attuale giurisprudenza, al pedinamento e non a quella illecita d’intercettazione; inoltre l’investigatore ha la facoltà di effettuare sopralluoghi e riprese video fotografiche, anch’esse considerate lecite.

Queste azioni, messe in atto da un privato, possono essere facilmente punibili penalmente. Il pedinamento, ad esempio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con un ammenda di centinaia di euro. Oltretutto un’indagine autogestita può mettere irrimediabilmente a rischio l’intervento successivo dell’investigatore privato.

La soglia della legalità, quindi, è veramente labile, ed è per questo che diventa indispensabile rivolgersi a dei professionisti qualificati.

Investigazioni private

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