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In estate si tradisce di più ed è un problema serio.

Sembrerebbe un cliché, ma a quanto pare, dati alla mano, il problema dei tradimenti in estate è sempre più serio.

In un recente sondaggio condotto dello IES – Istituti di Evoluzione Sessuale – su 3000 persone, uomini e donne dai 18 ai 50 anni emerge che il 65% degli intervistati tradisce durante l’assenza o la lontananza, momentanea o duratura del/della partner, ma c’è anche un 35% che tradisce comunque.

Tra i traditori recidivi, 3 su 5 sono donne.

Secondo 4 su 5 degli intervistati, si tradisce più d’estate, come se ci fosse un incantesimo di stagione a far perdere la testa, mentre il 30% degli uomini e il 48% delle donne è convinto che si tradisca solo quando la coppia è in crisi.

A istigare i tradimenti sarebbe, per il 33% degli uomini, la visione irresistibile di corpi svestiti, in spiaggia come in città, mentre il 40% delle donne cede se si sente desiderata, protagonista di un incontro “magico”. Come spiega Alberto Caputo, Direttore Scientifico dello IES, “si conferma una regola biologica: gli uomini sono esseri “visivi”, hanno bisogno di stimoli concreti e definiti. Le donne preferiscono essere corteggiate e sedotte”.

Per il 64% anche una scappatella estiva è un tradimento a tutti gli effetti, ma c’è un 24% che parla di tradimento solo se prosegue anche dopo le vacanze. C’è poi un 15% che ritiene il tradimento estivo insignificante.

Non c’è solo il fascino del bagnino o della turista solitaria, perché anche chi non va in vacanza approfitta di uffici semideserti e di casa libera per darsi alla pazza gioia.

Se si viene scoperti? Il 74% suggerisce di negare, negare sempre! Così come, al 51%, si nega il perdono.

Come va a finire? Il 20% è convinto che la storiella possa diventare una vera storia d’amore.
Forse siamo un po’ troppo romantici.

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