Falsa malattia ed investigatore privato
Il datore di lavoro può avvalersi di un investigatore privato, per accertarsi dell’onestà di un proprio dipendente, e non solo della visita fiscale Inps.
Un datore di lavoro che sospetta del comportamento scorretto di un suo dipendente, che si dà per malato, può ricorrere legittimamente al lavoro di un investigatore privato. Questo accade con sempre più frequenza, per inchiodare quei lavoratori che si assentano per malattia e vengono invece scoperti a svolgere altre attività o a fare qualcosa che metta a rischio la guarigione, se effettivamente malati. In questi casi l’azienda può licenziare per giusta causa, senza preavviso, il proprio di dipendente, una volta che il detective privato ha provato la condotta scorretta del lavoratore.
Com’è noto, secondo la nuova normativa, un lavoratore che ha richiesto dei giorni di assenza per malattia (anche in casi di un solo giorno) è soggetto a verifica da parte del personale sanitario dell’Inps. La visita fiscale avviene in determinate fasce orarie, sia per il pubblico che per il privato, e può essere effettuata anche più volte durante lo stesso giorno. Tuttavia esiste la possibilità che il lavoratore malato, nelle ore al di fuori delle fasce stabilite dai controlli Inps, svolga altri lavori o metta a repentaglio la sua guarigione. Sulla base di sospetti maturati nel tempo o semplicemente per verificare il corretto comportamento del dipendente, l’azienda può assumere un investigatore privato per controllare il comportamento del proprio lavoratore.
A questo punto, il detective privato può svolgere in pieno diritto la sua attività, pedinando, fotografando o registrando le mosse del dipendente assente. Va ricordato, che l’investigatore privato può svolgere legittimamente il compito per il quale è stato assunto senza violare la privacy altrui o lo Statuto dei lavoratori fintantoché non effettua riprese, registrazioni etc. in privata dimora o controlla il dipendente all’interno del posto di lavoro. La condotta scorretta del lavoratore, se opportunamente documentata, può comportare il licenziamento in tronco da parte del datore di lavoro. Ai fini della condanna del dipendente, l’investigatore privato è chiamato a testimoniare in aula di tribunale per confermare quanto verificato durante il suo operato.