ANCORA TUTTO DA RISOLVERE.
Il caso di Avetrana si è chiuso con la conferma della sentenza della Corte di Cassazione.
Il 20 febbraio 2017, nell’ambito del caso di Sarah Scazzi, quindicenne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana, l’accusa ha chiesto la conferma degli ergastoli, decisi dalla I sezione penale della Corte di Cassazione di Taranto, per la zia di Sarah, Cosima Serrano, e sua figlia, Sabrina Misseri. Per lo zio della Scazzi, Michele Misseri, invece è stata confermata la condanna ad anni otto di reclusione per soppressione di cadavere.
La difesa delle due imputate ha continuato a sostenere la loro innocenza, definendole come “due sventurate in balia di un errore giudiziario” e definendo come reo lo zio Michele Misseri, più volte utilizzato come capro espiatorio. Il sostituto PG, Fulvio Baldi, ha sostenuto l’accusa chiedendo al collegio giudicante il rigetto dei ricorsi di tutti gli imputati al caso, compreso lo zio Michele, e una attenta valutazione in previsione della decisione finale. Secondo Baldi infatti, la colpevolezza delle due imputate sarebbe al di là di ogni ragionevole dubbio.
La sentenza è arrivata il giorno 22 febbraio e ha confermato gli ergastoli per la madre, Cosima Serrano, e per la figlia, Sabrina Misseri, ree per aver commesso l’omicidio della Scazzi con il movente della gelosia. Lo Zio di Sarah, Michele Misseri, è stato definito come colpevole di soppressione di cadavere e condannato ad anni otto di reclusione.
Soddisfatti della sentenza, che definiscono “equilibrata”, il fratello di Sarah, Claudio Scazzi, e la madre, Concetta Serrano.
Pochi giorni prima della sentenza Concetta aveva consegnato alla redazione di Giallo alcuni scritti della figlia che rivelano dei dettagli inquietanti: sembrerebbe infatti che la ragazza, in un tema scolastico intitolato ”inventate un fatto immaginario”, abbia descritto un delitto in famiglia di una ragazzina, delitto dalle caratteristiche che richiamano quello che sarebbe stato poi il suo. In un altro tema Sarah va a descrivere invece la scomparsa di una ragazza. Macabri ritrovamenti che fanno pensare al fatto che Sarah, inconsciamente, avesse previsto la sua fine.
Aldo Tarricone nominato dalla famiglia ha da anni un’altra verità che “nessuno” tra quelli che contano ha voluto ascoltare. Attendiamo auspicando che sia fatta giustizia.