Affidamento super esclusivo al padre perché la madre trascura la figlia
In questi giorni il Tribunale di Bari si è espresso in una causa di divorzio disponendo l’affidamento super esclusivo di una bambina di nove anni al padre, poiché la madre, come emerso dalle prove raccolte, trascurava la piccola, ad esempio non interessandosi al suo andamento scolastico, non portandola a scuola in alcune circostanze, non rispettando gli incontri che la bambina avrebbe dovuto tenere con il padre (come da prescrizioni dei servizi sociali) e portandola a mangiare spesso nei fast food, facendo poca attenzione al suo benessere fisico, dal momento che la bambina presentava un evidente stato di obesità.
Tutti elementi di prova che gli investigatori privati incaricati dal genitore non affidatario sono autorizzati a raccogliere in questi casi, per dimostrare l’inadeguatezza dell’altro come unico genitore responsabile.
Sebbene si prediliga sempre l’affidamento condiviso, se ci sono motivi validi, contrari all’interesse del minore, il Giudice può disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori, così come da d.lgs. 154/2013, art. 337-quater.
L’affidamento super esclusivo del figlio minore è un’elaborazione giurisprudenziale abbastanza recente, applicata dai giudici quando vi sono fondate probabilità di arrecare al minore un grave pregiudizio mediante l’affidamento condiviso o l’affidamento esclusivo “ordinario”.
In questa forma di affidamento, il genitore unico affidatario assume in maniera del tutto autonoma le decisioni rilevanti per il figlio minore senza il coinvolgimento dell’altro genitore. Nel caso di specie, l’affidamento super esclusivo è stato emesso “con declaratoria di decadenza della responsabilità genitoriale della madre fino al pieno recupero da parte della donna delle proprie capacità genitoriali attraverso un percorso di sostegno psicologico”.
Come abbiamo detto, le indagini familiari dedicate all’affidamento dei minori, svolte da investigatori privati autorizzati, possono essere fondamentali. Le prove dell’inadempienza dei doveri genitoriali devono essere, infatti, tangibili ed incontestabili, per essere utilizzate in giudizio, ed è per questo che ci si rivolge alle agenzie investigative.
Gli investigatori privati possono intervenire in diversi aspetti, come:
- La verifica dei luoghi e degli ambienti nei quali vive il minore quando è con il genitore affidatario, le persone con le quali entra in contatto e le condotte contrarie alla sua tutela psicofisica;
- La verifica della moralità e dello stile di vita del genitore affidatario, la sua affidabilità e l’abuso di eventuali sostanze.
L’affidamento esclusivo è sì una situazione eccezionale, ma se la condizione del minore è particolarmente a rischio, il dossier investigativo può far emergere la verità ed il genitore ottenere l’affido.
Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?
- Attività di monitoraggio e di pedinamento;
- Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web;
- Testimonianza in Tribunale, per confermare quanto riportato nel Dossier investigativo, se necessario.
Fonte: ansa.it